24 novembre 2022
Italiacamp al fianco di LS Lexjus Sinacta per la rendicontazione integrata delle PMI
Aiutare le imprese a coniugare il valore intangibile connesso a progetti, attività e azioni, le esigenze di business aziendali e le aspettative di stakeholder e comunità grazie alla misurazione del proprio impatto economico e sociale. Nasce con questo obiettivo la collaborazione con LS Lexjus Sinacta, studio professionale di avvocati e commercialisti e nuovo partner di Italiacamp.
Il mercato degli investimenti sostenibili è in crescita costante e in Italia ha moltiplicato il suo valore negli ultimi anni. A far la differenza sono i fattori extra finanziari che giocano un ruolo determinante nello stabilire la sostenibilità di un investimento nel medio-lungo periodo, tanto che l’impegno delle organizzazioni in ambito sociale, ambientale e di governance (ESG) è diventato l’indicatore chiave in grado di restituire una comprensione più approfondita dell’impresa e del suo ruolo all’interno sistema di relazioni in cui si muove. Non solo shareholder, dunque, ma anche e soprattutto stakeholder dal momento che l’adozione di buone pratiche ambientali e sociali offre non solo concrete opportunità di business ma anche la possibilità di creare valore positivo per la comunità.
“La sostenibilità è ormai a tutti gli effetti una funzione strategica del business, con rilevanti ricadute sulle opportunità di investimento. Si registra infatti una crescente attenzione da parte del mercato, delle autorità e dell’opinione pubblica verso un trattamento delle informazioni aziendali più ampio e in grado di evidenziare le interdipendenze tra strategia, governance, operations e performance finanziarie e socio ambientali. In questo contesto negli ultimi anni abbiamo assistito ad una evoluzione nella fornitura di servizi di consulenza alle imprese che vede nel reporting integrato la risposta a queste aspettative dal momento che fornisce una rappresentazione completa di come l’impresa in definitiva gestisce le risorse e come il suo modello di business impatta sui diversi stakeholder” afferma Roberto Tombolesi partner LS Lexjus Sinacta.
Va in questa direzione la strada tracciata dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) che rivede e rafforza l’attuale normativa” sulla rendicontazione non finanziaria e che prevede un’ulteriore estensione della disclosure sulla sostenibilità delle PMI, che dovranno adeguarsi entro il 2026.
“La creazione di un approccio integrato di rendicontazione ESG, anche per le PMI, apre la strada al tema del monitoraggio, valutazione e indirizzo strategico dell’impatto generato sulle comunità. Lo sviluppo di strategie che considerano gli effetti positivi o negativi di un’organizzazione sul sistema di riferimento permette alle imprese di sottolineare il proprio ruolo di attori sociali ed economici, un elemento di attrazione non più limitato ai soli grandi player. Per consentire però un agevole implementazione di tale approccio, è necessario valutare bene quali sono le barriere di accesso, come i costi elevati e la mancanza di expertise su tematiche di reporting ESG, e sviluppare un modello di reporting calibrato sulla specificità delle PMI” ha affermato Leo Cisotta Marketing & Business Development Director di Italiacamp.
La valutazione di impatto non risponde solo al nuovo obbligo di legge ma può avere effetti positivi diretti sulla brand reputation delle organizzazioni, suscitare un maggiore interesse degli investitori sempre più attenti al mondo ESG, facilitare l’accesso al credito e, non in ultimo, la valutazione delle attività condotte costituisce una delle condizioni di accesso ai fondi del PNRR.