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09 mag 2014

Connect Space – apriamo la nostra sede per farla vivere di arte

ItaliaCamp apre la sua sede all’arte per interrogarsi sui processi di innovazione

ItaliaCamp Connect Space

Il ruolo delle arti nei processi di innovazione sociale è sempre più presente. Per vocazione l’arte tende ad ibridarsi con altri campi del sapere e contribuisce a creare nuovi linguaggi e nuove visioni di cambiamento. Proprio per questo abbiamo pensato a Connect Space: noi di ItaliaCamp apriremo la nostra sede all’arte e alla creatività, interrogandosi su come alcuni protagonisti che si mettono in gioco possano essere generatori di sogni, immaginari collettivi, opportunità e soprattutto siano in grado di creare le premesse per l’ideazione di nuove soluzioni a problemi esistenti o di aprire strade completamente nuove. 

ItaliaCamp da sempre connette idee, persone, creatività e apre le porte dei suoi spazi alla città. La cultura, grazie al format Connect Space, entra anche negli spazi di lavoro trasformandoli, con l’intento di creare un rapporto quotidiano tra arte e luogo di lavoro, creando luoghi di connessioni, di incontri e di idee. La nostra sfida nasce sulla filosofia di “Art at work”, dove il confine tra gioco e lavoro si riduce fino a scomparire per generare nuove forme di creatività che contribuiscono a generare innovazione sociale.

Con Connect Space allora apriamo ufficialmente sede di ItaliaCamp alla città e per l’occasione abbiamo scelto diversi linguaggi del contemporaneo per vivere insieme questo momento e rendere protagoniste le emozioni, i segni, i sensi, la bellezza

Una collettiva di artisti che vede protagonisti l’illustratore torinese Marco Cazzato, che attraverso i suoi racconti per immagini porta l’osservatore in atmosfere surreali e grottesche arricchendo l’immaginario di nuovi colori e nuovi personaggi. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Galleria Wunderkammer di Roma, saranno esposte le opere degli artisti Agostino Iacurci, Valentina Vannicola, Jef AérosolAngelo Bellobono

Agostino Iacurci illustratore, incisore, muralista, pittore e scenografo, che nel suo lavoro pone l’attenzione sulla dimensione atemporale del parco-giochi: luogo simbolo della scoperta del gioco come pratica sociale e spazio pubblico “Il gioco è visto come momento di sospensione della vita ordinaria e fondazione di nuove convenzioni”. 

Valentina Vannicola, fotografa, visionaria, caratterizza il suo lavoro trasponendo le fiabe in contesti contemporanei. Gli interpreti dei suoi racconti per immagini sono persone comuni che diventano personaggi di grandi classici della letteratura europea. 

Jef Aérosol, nei suoi lavori sceglie di guidare lo spettatore indicandogli dei punti di attenzione attraverso l’uso di frecce rosse, nei suoi quadri popolati da folle per definizione anonime sceglie il suo personaggio per farlo emergere in primo piano. 

Angelo Bellobono pone al centro del suo lavoro l’uomo e il territorio, evidenziando il difficile rapporto di appartenenza e identità. La serie di ritratti, vede protagonisti tanto gli interpreti celebri del mondo intellettuale e politico, tanto persone dall’identità nomade e in continua definizione, come i migranti africani e asiatici con cui l’artista collabora nei suoi interventi.

Vi aspettiamo nei nostri uffici per Connect Space, per immergervi nell’arte.