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10 giu 2020

Nativi Digitali ma consapevoli

Un’intervista a Giuseppe Di Tommaso, responsabile dell’Intelligence del Global Procurement – Infrastructure & Networks di Enel realizzata durante il percorso di education STEAMcamp Online Xperience

Giuseppe di Tommaso per STEAMcamp online xperience

Durante il percorso di education STEAMcamp Online Xperience abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Giuseppe Di Tommaso, responsabile dell’Intelligence del Global Procurement – Infrastructure & Networks di Enel. Negli ultimi 5 anni Giuseppe, ingegnere elettronico, ha prestato la sua esperienza organizzativa come volontario organizzativa ad ACEM, l’associazione ricreativa e culturale dei dirigenti delle aziende del Gruppo Enel, di cui è stato direttore operativo fino a fine 2019. Si è occupato, tra le altre iniziative, di ampliare l’offerta formativa rivolta ai figli dei dirigenti esplorando i temi della multiculturalità e della consapevolezza e sostenibilità digitale.

Vi riportiamo una breve intervista, un’occasione per parlare di formazione a distanza, educazione ai mestieri del futuro per le nuove generazioni e di Italia del domani.

 

L’epidemia del Coronavirus ha obbligato aziende e istituzioni ad accelerare sui processi di digitalizzazione. Qual è stata la sfida più complessa in questa riconversione?

L’emergenza sanitaria e le conseguenti prescrizioni relative al distanziamento interpersonale hanno svolto un ruolo di catalizzatore, accelerando processi di trasformazione già in atto in molti contesti. Le aziende che avevano già avviato sperimentazioni di smart working, solitamente limitato ad una giornata alla settimana, sono state catapultate nella nuova modalità di lavoro a distanza continuativa, verificando praticamente l’efficacia di una forma di collaborazione che esalta il senso di responsabilità di collaboratori e manager. Le realtà che si trovavano più indietro nel percorso di adesione a modelli innovativi di collaborazione, hanno dovuto affrontare, quale principale difficoltà, il superamento della burocrazia che caratterizza molti processi aziendali.

 

Nell’ottica della trasformazione della didattica in didattica on-line, quale secondo lei è il punto di forza di una proposta come STEAMcamp Online Xperience?

Il sistema educativo si è trovato, nel suo complesso, ad affrontare una sfida inaspettata. L’adozione di forme di e-learning per il sistema scolastico, dalla formazione primaria a quello universitaria è stata non agevole e con risultati non omogenei. Anche in questo caso, non erano certamente le tecnologie a difettare, quanto la forma mentis degli operatori della formazione e l’eccessiva stratificazione delle regole (un esempio su tutti, il dibattito infinito sulle modalità di svolgimento degli esami di maturità). Fortunatamente, il rapporto tra privati è orientato al risultato ed è in grado di cogliere opportunità anche non scontate. Dopo la positiva esperienza dello STEAMcamp dello scorso settembre 2019, erogato in aula per i soci ACEM, abbiamo intravisto l’opportunità di organizzare in modalità e-learning un secondo modulo articolato in pacchetti di lezioni di durata limitata alle due ore giornaliere. Tale modalità ha consentito di diluire i contenuti del corso in più giorni, integrandosi con le attività pomeridiane dei ragazzi e risultando più facilmente fruibili ed assimilabili rispetto ad un’esperienza frontale. I riscontri positivi dei ragazzi e dei genitori sono una conferma dell’efficacia del metodo.

 

Quanto è importante che ragazzi e ragazze facciano conoscenza di “materie” come coding, grafica 3d, realtà virtuale?

La nostra Associazione (ACEM – Associazione Attività Culturali e Ricreative dirigenza Energia e Multivervizi) ha da qualche anno proposto ai propri soci iniziative di carattere formativo orientate allo sviluppo della consapevolezza digitale e dell’utilizzo degli strumenti utilizzati quotidianamente dai nostri ragazzi (smartphone, social media). Il percorso dovrebbe completarsi con l’avvicinamento degli adolescenti ad un livello di conoscenza “interno” dei tool digitali, stimolando la curiosità per trasformare un utilizzatore di “App” in un creatore di “App”. La definizione di “nativi digitali” purtroppo è rischiosamente fuorviante: l’utilizzo consapevole degli strumenti digitali si può realizzare solo attraverso una conoscenza di base delle logiche di funzionamento di tali strumenti, acquisita attraverso un’esperienza ludico-didattica. A tale risultato si può pervenire solo affiancando interventi formativi quali lo STEAMcamp Online Xperience al sistema educativo ufficiale, ancora in ritardo nell’aggiornare i propri contenuti.

 

Utilizzare tra gli strumenti di welfare aziendale percorsi di formazione per i figli dei propri dipendenti può essere definita una scelta che guarda al futuro non solo di un’organizzazione ma di un sistema?

Certamente. È responsabilità delle organizzazioni più sensibili allo sviluppo sostenibile proporre stimoli per orientare il proprio ecosistema. I “nativi digitali” costituiscono il target prioritario per l’accrescimento della consapevolezza e delle competenze indispensabili per la realizzazione di una società digitale e sostenibile, per la creazione di una “cittadinanza digitale”.

 

Come immagina l’Italia del 2021?

Avremo sfruttato l’opportunità che ci è stata data dalla Krisis (secondo l’etimologia greca) generata dall’emergenza sanitaria e sociale. I processi di trasformazione in atto saranno accelerati. Nelle aziende il cambiamento principale sarà rappresentato dalla rinuncia a cose superflue di cui si può fare a meno ed allo snellimento dei processi. Anche gli spazi fisici e temporali assumeranno nuove configurazioni: gli uffici dovranno assumere la forma di Innovative space da frequentare solo quando vi è la necessità di incontrare i colleghi per incontri creativi. Anche la gestione del tempo sarà più orientata a riacquistare spazi di sviluppo e ricreazione personale. Di questa trasformazione, la digitalizzazione è fondamento indispensabile.

Per maggiori informazioni sulla nostra offerta formativa legata alle materie STEAM, cliccate qui.